“Questo Cda ha scelto di non ignorare più una situazione complicata che si trascinava da anni nell’indifferenza e nel silenzio, una situazione diventata insostenibile e che quindi andava affrontata pur nella consapevolezza che quando si parla di assunzioni il rischio di provocare reazioni e polemiche c’è sempre o quasi sempre”. Il presidente della Sasi Gianfranco Basterebbe risponde così alle polemiche che non accennano a placarsi attorno al bando di selezione, a cui hanno partecipato 2300 persone, che mira all’assunzione di 67 profili e che fa parlare di sé dal giorno della sua pubblicazione.
Il primo a sollevare obiezioni e a chiedere la sospensione di quello che impropriamente è stato da più parti definito “concorso”, è stato il consigliere regionale di Forza Italia Mauro Febbo [LEGGI QUI], che questa mattina terrà una ulteriore conferenza stampa sull’argomento.
“Tutto è stato fatto nel pieno rispetto della normativa e per quanto riguarda le eccezioni mosse dai sindaci [LEGGI QUI] e dal consigliere Febbo, si tratta di riferimenti che sono stati superati dal D. Lgs. 100 del 16/06/2017, il cosiddetto Decreto Correttivo al Testo Unico sulle Partecipate che ha fatto slittare il termine iniziale del divieto di assunzione a tempo indeterminato, alla data di entrata in vigore di un Decreto Attuativo che ad oggi non è stato ancora approvato. Pertanto tale divieto ad oggi non sussiste – spiega Basterebbe – ci siamo mossi entro gli ambiti stabiliti, sono tranquillo, abbiamo fatto tutto seguendo le indicazioni di esperti e consulenti e soprattutto lo ripeto, secondo le norme vigenti per società come la nostra”.
Ma considerato il polverone che si sta sollevando – prosegue – , senza alcun fondamento, ho convocato un incontro con tutti i sindaci per il prossimo 7 novembre proprio per discutere e confrontarci insieme sull’intera questione. Ho sempre privilegiato il dialogo e sono certo che in quell’occasione riusciremo a dare tutti i chiarimenti e le informazioni che ci verranno richiesti. Mi preme tornare a sottolineare che questo avviso di selezione è stato accompagnato da principi di legalità. Nulla è stato fatto per aggirare, semplificare o confondere. Più volte ho detto – conclude il presidente della Sasi – che nei nostri progetti è prioritario migliorare e potenziare l’attività e il lavoro dell’azienda, perché solo così si potrà dare un servizio serio ed efficiente all’utente. Per fare questo occorrono figure professionali competenti ed esperte. Il cosiddetto lavoro somministrato ha un costo più elevato per l’azienda e non tutela nemmeno i lavoratori. Noi abbiamo deciso di mettere fine a questa situazione assumendoci la responsabilità di questa selezione”.