C’è anche il Comune di Lanciano tra i firmatari del Manifesto dei sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo. Dati gli allarmanti numeri sul gioco, i sindaci chiedono una nuova legge nazionale, fondata sulla riduzione dell’offerta e il contenimento dell’accesso, con un’adeguata informazione e un’attività di prevenzione e cura. Chiedono leggi regionali in cui siano esplicitati i compiti e gli impegni delle regioni per la cura dei giocatori patologici, per la prevenzione dai rischi del gioco d’azzardo, per il sostegno alle azioni degli Enti locali.
E proprio come richiesto dalla mozione “no slot” presentata in consiglio comunale il 12 maggio scorso dai consiglieri di Progetto Lanciano Carlo Orecchioni, Paola Zulli, Arturo Di Corinto e Gabriele Paolucci, e approvata all’unanimità dall’assise civica (QUI l’articolo), l’Amministrazione frentana ha aderito al progetto.
Attraverso il manifesto, si chiede che sia consentito il potere di ordinanza dei sindaci per definire l’orario di apertura delle sale gioco e per stabilire le distanze dai luoghi sensibili, e sia richiesto ai Comuni e alle Autonomie locali il parere preventivo e vincolante per l’installazione dei giochi d’azzardo.
La mozione di Progetto Lanciano chiedeva, inoltre, di studiare azioni idonee per contrastare questo fenomeno, compresa l’adozione di incentivi fiscali a favore dei locali commerciali che decidono di non ospitare videolottery e incrementare i controlli per garantire il rispetto delle leggi. Al momento a Lanciano sono 15 le persone in cura al SER-D per questa patologia, 42 i locali in cui sono installate apparecchiature per il gioco automatico lecito e 9 le sale scommesse.