Il tema è sempre lo stesso, ossia le strade Provinciali dissestate, ed in particolar modo la SP 64 Lanciano?Orsogna.
“Apprendo dalle parole del consigliere provinciale Gabriele Di Bucchianico (QUI l’articolo, ndr) che nel consiglio provinciale di lunedì 7 agosto, si è discusso dell’elenco annuale 2017 dei lavori pubblici, ed a quanto pare, nonostante la disponibilità per la viabilità pari a più di 16 milioni di euro, nessun di questi è stato impegnato per il territorio frentano. E dunque significa che nessun intervento è programmato per la su citata strada”. A dirlo è Antonello Di Campli Finore, responsabile cittadino di ALI (Alleanza Liberaldemocratica per l’Italia) che, già in passato, aveva fatto notare quanto fosse mal ridotta la provinciale Lanciano?Orsogna, cercando di coinvolgere anche il sindaco del paese del versante Marrucino (QUI l’articolo).
“Al di là della decisione di destinare o no soldi per la strada in questione, emerge un problema più grande a questo punto, – afferma Di Campli Finire – ossia la capacità di programmare a lungo periodo interventi necessari alla sopravvivenza della città stessa. Al momento Lanciano è chiusa in se stessa, – prosegue – senza la possibilità di espandersi verso il mare, la montagna o la zona industriale, perché nel corso degli anni non ha fatto nessuna scelta di campo, magari anche favorendo una zona piuttosto che un’altra, ma al momento siamo nel mezzo del deserto”.
Per ALI è il momento di mettere in atto interventi strutturali ed evitare di trincerarsi dietro alle ‘scuse’ sulla mancanza di fondi. “I Comuni dicono che non hanno più soldi perché lo Stato centrale non li assiste, le Province non hanno più soldi perché non esistono più, morale della favola che con queste storielle chi paga è il cittadino che non ha servizi, perciò ora urge di trovare il metodo per avere soldi. – dice Di Campli Finire – E la viabilità è uno dei principali servizi per il mantenimento e lo sviluppo di un territorio. Pertanto è necessario un cambio di passo, altrimenti Lanciano e la cosiddetta Frentania saranno sempre più desertificate”.