“Quando si è rappresentanti di un’istituzione, lo si è in ogni momento. Ed è gravissimo e sconcertante che, a 3 giorni da quanto accaduto al teatro Fenaroli, dall’amministrazione comunale non sia arrivata alcuna presa di distanza dai fatti. Un silenzio che potrebbe legittimare chiunque a compiere qualunque gesto su un edificio pubblico”.
A parlare è Riccardo Di Nola, consigliere comunale della lista civica “Libertà in Azione”, secondo cui il sindaco di Lanciano Mario Pupillo e la sua maggioranza hanno il dovere di “dissociarsi con forza dal gesto messo in atto da un privato cittadino, che si è autonomamente preso il diritto di agire in piena notte, con tanto di scala e fune, arrampicandosi su un edificio pubblico quale il teatro Fenaroli, simbolo della nostra città”.
Di Nola stigmatizza anche le note del capogruppo del PD Angelo Laccisaglia e della presidente dell’Anpi Maria Saveria Borrelli (anche lei consigliere comunale), che avrebbero cercato di spostare l’attenzione sul simbolismo legato ai fasci littori coperti dall’artista che si è arrampicato nottetempo sul teatro, invece di condannare fermamente quest’atto (QUI l’articolo).
“Addirittura – continua il consigliere – l’autore del gesto viene esplicitamente ringraziato ‘con il cuore in mano’ per la sua provocazione e per aver sollevato la questione e acceso il dibattito”. Per Di Nola si tratta dell’ennesimo tentativo di questa maggioranza di buttare fumo negli occhi dei cittadini lancianesi. “Invece di pensare alle tante questioni irrisolte di questa città – rimarca – alzano un polverone su un qualcosa senza senso, sfruttando il clamore social della performance di Antonelli. Quei simboli sono lì da vent’anni: perché in questi 6 anni in cui sono stati alla guida del Comune, non se ne sono mai occupati?”.