Una performance artistica, un gesto goliardico e per alcuni un vero e proprio atto di nuova liberazione 2.0. Nella notte un “partigiano”, al secolo l’artista Nicola Antonelli, ha coperto i fasci littori che campeggiavano sul teatro Fenaroli che da tempo erano al centro di polemiche e contraddizioni con un semplice pannello bianco che reca la scritta “ART”.
“I fasci erano stati messi lì nel 1938, dai privati che al tempo gestivano il teatro come omaggio al regime, – dice Domenico Mario Del Bello, ispettore archivistico onorario per il Ministero dei Beni Culturali, a Zonalocale – ma già 5 anni dopo, il 25 luglio 1943, con la caduta del fascismo, furono eliminati proprio come avvenne in tutti gli edifici pubblici d’Italia”.
Un’incongruenza storica, quindi, reinserita con i lavori di restauro fatti negli anni ’90 quando, erroneamente, tornarono sullo storico teatro lancianese. “Il progetto di costruire un teatro in città iniziò nel 1832, – spiega Del Bello – nel 1841 ci furono i primi spettacoli e nel 1847, durante la visita del Re di Napoli a Lanciano, venne ufficialmente inaugurato, quindi senza nessuna traccia di fasci littori sulla sua facciata”.
Il nuovo pannello, nuova incongruenza storica, resterà lì a coprire i fasci? Sarà rimosso e tutto tornerà come prima? Oppure i fasci verranno tolti per lasciare spazio allo stemma della città di Lanciano? Chi può dirlo. Ma quello che è certo è che la performance farà senz’altro discutere.
AGGIORNAMENTO ORE 16 – La scritta “ART” è stata appena rimossa dai Vigili del Fuoco di Lanciano.
Ecco il video dell’azione notturna: