La tariffa Tari 2017, approvata ieri in consiglio comunale con il voto della maggioranza, fa registrare un deciso intervento dell’Amministrazione Pupillo per agevolare le attività produttive e calmierare le relative tariffe. Il Comune di Lanciano ha un costo complessivo per la gestione rifiuti pari a 4.874.723 euro, 123.254 euro in più rispetto alla quota dello scorso anno (4.751.470 euro), pari al 2.5% di aumento.
“Ci tengo a sottolineare il grande lavoro del settore e di tutta l’Amministrazione per raggiungere un obiettivo chiaro: contenere entro il tetto del 3% gli eventuali aumenti – ha spiegato l’assessore al Bilancio Pino Valente nel corso della conferenza stampa che si è tenuta questa mattina nella sala consiliare – ci siamo riusciti, grazie a un’opera certosina di agevolazioni concesse alle attività produttive di concerto con le associazioni di categoria, che abbiamo convocato e con cui abbiamo condiviso il nostro piano”, ha spiegato Valente. “Il costo medio di Lanciano, 137 euro pro capite, è nettamente al di sotto della media regionale e nazionale: solo per citare alcuni esempi locali, a Chieti il costo pro capite è di 224 euro, a l’Aquila di 198 euro, a Teramo di 231 euro: questo a fronte di una raccolta differenziata che è ormai stabilmente da giugno 2016 ben sopra il 72% e di un minor conferimento in discarica di circa 6000 tonnellate di rifiuti rispetto allo scorso anno. Questo significa che a Lanciano stiamo lavorando bene e a tariffe contenute”, ha aggiunto l’assessore al Bilancio.
“Per le utenze domestiche gli aumenti sono lievi, laddove ci sono, perché in diversi casi si registrano delle diminuzioni, a seconda dei componenti e della metratura dell’abitazione, come si evince dalle tabelle allegate. Per le utenze non domestiche abbiamo applicato fortissime agevolazioni con l’obiettivo di contenere una tariffa che senza il nostro intervento sarebbe stata una vera e propria stangata: ad esempio, le attività appartenenti alla categoria n.29 ortofrutta, pescherie, pizza al taglio, fiori e piante, per 100mq di superficie, avrebbero dovuto pagare oltre 2.300 euro. Con l’agevolazione pagheranno 1000 euro, oltre il 50% in meno. Per gli alberghi, le agevolazioni sono pari ad oltre 6 euro al metro quadro, per un totale di meno 10% rispetto allo scorso anno. Per le tre categorie principali – uffici agenzie studi professionali negozi abbigliamento calzature librerie attività artigianali barbieri parrucchieri estetiste – che rappresentano il 61% delle 1981 attività censite a Lanciano, abbiamo aumentato le agevolazioni del 500% rispetto allo scorso anno. Un provvedimento chiaro di sostegno alle attività produttive che trova coerenza nell’accoglimento della richiesta delle associazioni di categorie per un’estensione della rateizzazione dei pagamenti: da 2 bollettini passeremo a 4 bollettini per chi non vorrà pagare in un’unica soluzione”.
“Questa tariffa è espressione di un progetto di raccolta e gestione dei rifiuti avviato nel dicembre 2015 – ha commentato il sindaco Mario Pupillo – una vera e propria rivoluzione culturale di cui iniziamo a raccogliere i frutti, sia dal punto di vista ambientale che economico. Coerentemente ieri in consiglio discutendo di variante al PRG abbiamo ribadito il nostro no alla costruzione di nuove discariche o inceneritori nel nostro territorio comunale: grazie ai minori conferimenti dovuti alla differenziata, la discarica di Cerratina avrà una vita più lunga. Va sottolineato che la tariffa di quest’anno può contare su una differenziata oltre il 72%, quindi a regime, solo per metà anno, da giugno 2016 in poi: il 2017 sarà un anno intero con questi livelli di differenziata, cosa che ci permette di confermare per la Tari 2018 l’obiettivo di un risparmio sensibile, anche dal punto di vista economico, per la cittadinanza. Ringrazio l’assessore Valente e tutto il settore per il lavoro svolto: il mio ringraziamento più grande va però ai miei concittadini per l’impegno e l’entusiasmo con cui hanno accolto questa sfida epocale che sta spingendo Lanciano ai primi posti in Italia tra i Comuni con oltre 30mila abitanti per la raccolta differenziata”.