14.00 – La Corte d’Assise di Lanciano ha condannato Fabio Di Lello a 30 anni di reclusione, più il pagamento di una provvisionale da 40mila euro e delle spese processuali. La camera di consiglio è durata tre ore e mezza. La difesa attende di leggere le motivazioni, ma già preannuncia che impugnerà il verdetto in secondo grado dinanzi alla Corte d’Assise d’Appello dell’Aquila. Per gli avvocati di parte civile, Gianrico Ranaldi e Pompeo Del Re, “sono state riconosciute le aggravanti”.
13.30 – Slitta la lettura della sentenza, che comunque dovrebbe giungere nel primo pomeriggio.
10.35 – L’udienza è aggiornata alle 13, con la lettura della sentenza.
10.20 – Udienza iniziata. La Corte si è già ritirata per decidere in merito alla richiesta della difesa, che ha chiesto l’acquisizione di una memoria difensiva e di una perizia psichiatrica.
E’ prevista per oggi la sentenza sull’omicidio di Vasto. Si torna in aula stamani, alle 10, per eventuali repliche dei pm dopo la discussione del 20 marzo, in cui si sono alternate le requisitorie dei pubblici ministeri, Giampiero Di Florio e Gabriella De Lucia, e le arringhe degli avvocati Giovanni Cerella e Pierpaolo Andreoni, difensori dell’imputato, Fabio Di Lello.
Giudizio per direttissima, voluto dal pm in base alle prove schiaccianti raccolte a carico di Fabio, che ha ammesso di aver ucciso a colpi di pistola Italo D’Elisa, 21 anni, in viale Perth, il tratto meridionale della circonvallazione di Vasto. Sette mesi prima, Italo aveva causato la morte della moglie di Fabio, Roberta Smargiassi, 34 anni, nell’incidente tra lo scooter della giovane donna e la Fiat Punto di Italo, all’incrocio tra corso Mazzini e via Giulio Cesare. Nell’udienza del 10 marzo, seconda e ultima a porte aperte, la difesa ha ottenuto il rito abbreviato, ma non la perizia psichiatrica sull’imputato.
La Corte d’Assise di Lanciano (presidente Marina Valente, giudice a latere Andrea Beli e 6 giudici popolari) oggi deciderà il verdetto.