Nuova iniziativa promossa dal Cai Lanciano, questa volta, per spostare lo sguardo dalle vette di casa nostra a quelle più lontane, misteriose e sempre affascinanti.
Dopo l’ultima manifestazione dal titolo “La Majella da vicino”, articolata in 4 incontri durante i quali gli stessi soci della sezione hanno messo a fuoco la Majella, è ora la volta di alzare lo sguardo sul mondo.
Sono stati programmati 3 nuovi incontri, venerdì 17, 24 e 31 marzo, alle ore 21, nella sala Mazzini, sempre tenuti dai soci lancianesi, durante i quali lo sguardo spazierà dalle vette Himalayane alle isole Galapagos, riflettendo sul senso del viaggio e della fotografia. Due aspetti complementari ed inscindibili: il viaggio come metafora della vita e la fotografia come alchimia per fermare il tempo. Il viaggio è conoscenza, mentre la fotografia è testimonianza e divulgazione. Conoscenza e divulgazione sono ciò che occorre per salvare il Pianeta dall’opera distruttiva dell’uomo.
Il primo incontro della rassegna “Oltre la Majella” ci sarà questa sera, con Enzo F. Testa con la proiezione del documentario “Uomini di pietra. Pakistan 2007”. Il 24 marzo ci sarà invece la volte di scoprire Azzorre e Galapagos tra racconti ed immagini con Rino Iubatti.
Nell’ultima serata, venerdì 31 marzo, insieme a Dario Rapino, si vedrà come ogni luogo del mondo sia il mondo stesso, dalle terre più lontane, come Alaska, Africa o Mongolia, a quelle a noi più vicine, l’alta Val di Sangro, il destino è unico, così come unico è il destino dell’uomo e della Terra e di tutto ciò che le appartiene.