“Capisco perfettamente che in un momento di risorse finanziarie scarse, è indispensabile razionalizzare e impegnarsi per fare cassa. Ma a tutto c’è un limite e nel caso dell’aumento del costo dei servizi cimiteriali, credo che a Lanciano questo limite sia stato superato”. A parlare è Tonia Paolucci, capogruppo di Libertà in Azione in consiglio comunale, che interviene su una vicenda che da giorni è al centro di vivaci polemiche in città.
Tutto nasce dalla delibera di giunta del 6 febbraio scorso, con cui sono state approvate le nuove tariffe proposte dalla Anxanum Multiservizi Intercomunali Spa (la partecipata del Comune, che si occupa soprattutto della gestione delle Farmacie Comunali).
“E così – sottolinea la rappresentante della minoranza – sono scattati degli aumenti spropositati, oltre a una sorta di esclusiva per la società, unica d’ora in avanti a poter gestire una serie di operazioni: dalla tumulazione all’apertura di un loculo, passando dalla posa di una lapide, fino ad arrivare alla sua rimozione. L’unica cosa che la Multiservizi non fa è l’incisione delle stesse lapidi e, a questo punto, l’auspicio è che ciò non si specializzi anche in questo campo”.
Secondo Tonia Paolucci, sono molte le famiglie che si sono viste recapitare fatture salate (fino a 470 euro, più Iva) da parte della società. “E in un momento di dolore – continua – in cui sono particolarmente fragili. Credo che quello del Comune sia un comportamento inaccettabile“. La capogruppo di Libertà in Azione è pronta ad andare a fondo della questione. “Perché già al momento dell’affidamento del servizio – puntualizza – a dicembre 2014, avevamo sollevato perplessità sulla possibilità di un aumento delle tariffe. Fummo smentiti dal sindaco Mario Pupillo, che assicurò che non ci sarebbe stato alcun rincaro. Ovviamente a essere smentito, ancora una volta, è stato il primo cittadino. Ma a questo, ormai, siamo abituati”.