Una brillante operazione internazionale, denominata Orange horse è stata portata a termine nella mattina del 26 febbraio dal Compartimento di polizia stradale di Roma, con la collaborazione della polizia Olandese e, per quanto riguarda l’Abruzzo, con la fattiva collaborazione della polstrada di Chieti-Lanciano. In tutto 18 le misure di custodia cautelare in carcere emesse dal gip del tribunale della capitale, la dottoressa Elvira Tamburelli, e decine di perquisizioni domiciliari a carico di 14 soggetti italiani e 4 olandesi.
L’operazione internazionale ha di fatto sgominato una pericolosissima associazione a delinquere dedita al traffico internazionale di droga (marijuana pregiata – sensimilla) e al riciclaggio di auto di lusso, nonché al traffico di armi. Quintali di sostanza stupefacente, destinati al mercato romano, venivano acquistati da importanti trafficanti olandesi di etnia rom e per evitare che potessero essere intercettati sulla via Amsterdam-Roma, fatti giungere con dei furgoni in Val di Sangro, per poi essere trasportati all’interno di borse e valige da persone insospettabili, come donne in compagnia di minori, con autobus di linea in partenza da Lanciano e diretti a Roma, come accaduto nel caso di una delle donne arrestate, Federica Di Maddalena.
Nel corso delle indagini sono emersi episodi inquietanti sulla pericolosità degli associati, con l’utilizzo delle armi per punire tutti coloro che sgarravano; gli investigatori sono anche riusciti a riprendere con filmati i momenti di preparazione di missioni punitive.
I fatti contestati, risalenti al 2012-2013, hanno portato a sequestri di armi e veicoli di lusso da parte della Polstrada di Roma e ingente sequestro di sostanza stupefacente da parte del personale della Polizia Stradale di Lanciano che, in data 16 febbraio 2013, all’interno di un’abitazione di Pennadomo, in provincia di Chieti, nel corso di una perquisizione sequestrò 6 chili di marijuana-sensimilla arrestando due anziani coniugi, genitori di Emiliano Di Maddalena, associato alla banda di trafficanti, anche lui arrestato l’altro ieri, unitamente al resto del gruppo malavitoso.
L’attività investigativa coordinata dalla DDA e Procura di Roma, ha visto in prima linea anche gli uomini della polstrada di Chieti, diretti dal dirigente, il dottor Francesco Cipriano, che l’altra mattina hanno eseguito la misura cautelare a carico di Antonio Di Donato, di anni 32, residente a Bomba e ritenuto appartenente al sodalizio criminoso che aveva compiti specifici, unitamente ai fratelli Emiliano e Federica Di Maddalena, residenti a Pennadomo, ma arrestati a Roma; secondo gli inquirenti i tre controllavano il transito della droga nel territorio Frentano e gestivano autonomamente anche lo spaccio locale. A questo punto da verificare se il traffico gestito in Abruzzo riguardava anche le zone limitrofe, come quella vastese.
Sono state eseguite anche perquisizioni a Pennadomo, Bomba e Piane D’Archi, con l’ausilio dei cani cinofili della Questura di Pescara.
Alla fine delle operazioni, Antonio Di Donato è stato tradotto presso la casa circondariale di Villa Stanazzo di Lanciano, Emiliano Di Maddalena al carcere a Roma, mentre Federica Di Maddalena è stata sottoposta agli arresti domiciliari nella sua casa della capitale.
A seguire il video dell’operazione.